martedì 20 settembre 2016

Colloqui notturni


La fame delle 5 del mattino è peggio dell'insonnia delle 4. Devo inventare le patatine croccanti che non scrocchiano. Devo trovare qualcosa che soddisfi un senso senza destarne un altro. Perché di notte, in una notte dove in casa non ci sei solo tu, bisogna un po' vivere a comparti stagni.

Scrivo, mando mail, leggo. Adesso mangio. Pane da tramezzino, senza tramezzino, ho finito il prosciutto e la maionese è scaduta. Però vuoi mettere? Non fa rumore e il mio stomaco si riempie.


Poi tra un po' si alzerà pure il Papi, troverà briciole ovunque e penserà che sia passato Pollicino di ritorno dal Brennero, ma mica gli verrà in mente che sono stata io, perchè sarò lì nel lettone a dormire da cinque minuti e saranno i cinque minuti più intensi della notte. Poi suonerà la sveglia, manderò un ruggito di protesta e andrò a fare colazione. Che qui la digestione è rapida e i tempi di attesa nulli.

Nessun commento:

Posta un commento