lunedì 26 maggio 2014

Il Polpetta e le dinamiche della sottrazione

Osservo il modus operandi del Polpetta e imparo. Il suo porsi degli obiettivi per sottrazione è emblematico. Se qualcosa non gli riesce non si affanna, non si altera - no - semplicemente smette di adoperarsi per la questione. Per mesi ho sparso giochi ovunque nel tentativo di invitarlo a gattonare, ma lui no, lui si adagiava su un fianco e si arrangiava nel farsi passare il tempo coi calzini. E se gli toglievo i calzini si applicava nell'adorazioni dei suoi piedi. Poi, a 10 mesi e con 11 kg sulle spalle, ha attraversato il soggiorno come una gazzella indigesta. Infine si è girato, mi ha guardata e si è riadagiato su un fianco. Il sorriso migliore gli è uscito quando ha ritrovato il suo minuscolo piede e lo ha riabbracciato con commozione. Non c'è cosa più bella del vedere un figlio che cresce diverso da chi l'ha concepito.

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