Osservo il modus operandi del Polpetta e imparo. Il suo porsi
degli obiettivi per sottrazione è emblematico. Se qualcosa non gli riesce non
si affanna, non si altera - no - semplicemente smette di adoperarsi per la
questione. Per mesi ho sparso giochi ovunque nel tentativo di invitarlo a
gattonare, ma lui no, lui si adagiava su un fianco e si arrangiava nel farsi passare il tempo coi calzini. E se gli toglievo i
calzini si applicava nell'adorazioni dei suoi piedi. Poi, a 10 mesi e con 11 kg
sulle spalle, ha attraversato il soggiorno come una gazzella indigesta. Infine
si è girato, mi ha guardata e si è riadagiato su un fianco. Il sorriso migliore
gli è uscito quando ha ritrovato il suo minuscolo piede e lo ha riabbracciato
con commozione. Non c'è cosa più bella del
vedere un figlio che cresce diverso da chi l'ha concepito.
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