martedì 27 maggio 2014

Il Polpetta e la teoria della Barbie

E poi lo riesci ad addormentare dopo aver cantato le idiozie più assurde. E lo depositi nel suo lettino con la leggiadria di una farfalla. E, mentre narri per la settantaduesima volta la storiella della Lucertola Berta, ti accerti che sia realmente addormentato e che non finga come nei ventotto tentativi precedenti. E lo appoggi al materasso lasciando la mano sotto la sua piccola schiena calda. E, proprio mentre cerchi di sfilarla piano, apre un occhio! Ma poi subito lo richiude! E lì - in quel subdolo momento di indecisione - realizzi che a otto anni ci avevi visto giusto, quando ti eri rivolta a Babbo Natale chiedendo di diventare una Barbie. Allora erano i boccoli biondi a farmi gola, adesso sono le braccia che si staccano dalla spalla il massimo del desiderio inespresso.

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