martedì 10 novembre 2015

I multipli di uno.


Spiegare a un figlio unico cosa si prova a dividere spazi e crescita (e vita) con un altro figlio unico, non è una cosa facile.
Ecco perchè voto per le famiglie numerose, perchè sono ricche di figli unici che fanno a botte e che alle volte si amano e alle volte si detestano. Fratelli o sorelle che ti obbligano a crescere con un confronto continuo di fastidi e meraviglie, personaggi che ti popolano i paesaggi e ti scartavetrano per bene le emozioni. E così varchi la soglia della fase adulta che ti sei anche un po' già rotto i coglioni, ma in compenso hai un armadio pieno di armi che sai imbracciare e di cui non potrai più fare a meno.

Cos'è una famiglia, mamma?
Me l'ha chiesto ieri il Polpetta.
Tutti grandi domande in casa 'sto periodo, ma tranquilli non siamo fenomeni, è il momento che chiama analisi e alle analisi bisogna rispondere altrimenti ti inceppi, altrimenti ti ammali.
Cos'è una famiglia?
Ho sospirato. Ho sorriso tirandomi fuori i denti e gli ho battuto sul torace con un dito.
È tutto quello che qui dentro fa rumore. Lo senti il rumore, Nic?
Lui mi ha guardata e ha fatto no con la testa. Poi però si è perso dentro un sorriso sghembo, si è spinto in avanti e mi ha baciata.
Quel bacio ha fatto un gran rumore.

Ed è lo stesso rumore che fa il telefono quando riattacco e dall'altra parte c'è mio fratello. Il cuore martella. Stesso ritmo, stessa costanza. Perchè in ogni famiglia c'è sempre qualcuno che prende le sembianze di un boomerang: scompare all'orizzonte e poi ti riappare davanti. E le mie mani si alzano sempre e lo afferrano al volo, proprio non ce la faccio a lasciare la presa. È un impulso che non ha spiegazioni. E tutte le volte il cuore si ribalta e tutte le volte fa sempre quell'identico indefinibile rumore.

Un giorno lo registrerò e ve lo farò sentire, per ora, fidatevi di me che valgo un bel nulla, il suono che sento quando apro la porta a quella testa così diversa dalla mia è sempre lo stesso. Ed è simile ad un vecchio registratore di cassa, quelli che ormai vediamo solo nei film, quelli dove alla fine della moltiplicazione c'è un "plin" che suona e stabilisce il risultato. Un fratello è quella moltiplicazione lì, è il vostro numero che torna, è il singolo che diventa doppio, è un poco che diventa più. Perchè uno per due non fa mai uno, fa sempre due.

E sì, quel bidoncino biondo lassù sono io. E quell'altro spaventapasseri è lui. E forse già la vedevamo, seduti in mezzo a quell'erba secca, con i sassi piantati nel culo e perfetti come non mai, la necessità assurda di far contenti mamma e papà. E già ridevamo di noi, perché se lo provi lo sai che dell'amore la parte più faticosa è la famiglia, e allora ti fai andare bene tutto e impari a diventare un po' l'uno e un po' l'altro. 

E io sarò sempre un po' lui e lui sarà sempre un po' me.


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