martedì 24 febbraio 2015

Outing 1.5

Lo ammetto. Spesso fingo di capire il Polpetta. Come con i turisti che in piena estate mi fermano sotto il sole e io, che bramo l'ombra, li mando sempre avanti. 
Go straight on. Go straight on.
Poveri.
E il Polpetta che adesso cerca di esprimersi componendo frasi dal sapor mediorientale si affligge davanti alla mia dolosa ignoranza materna.
Arriva con il suo cambogiano stretto e mi racconta di un qualcosa che ha visto o che vorrebbe vedere o che gli piacerebbe poter toccare e io rispondo "ma dai amore? ma che bello!".
Sono un'idiota, lo so.
Anche perché ho ampie probabilità che con quella sua cadenza da cosacco di San Pietroburgo mi stia in realtà avvisando che la macchina, perennemente in divieto di sosta, è stata avvicinata da un gruppo di vigili urbani in pausa cicca.
Ecco perché pago tutte queste multe, non perché parcheggio dove la mia creatività ama rinnovare il suo voto, ma perché non ascolto mio figlio.

Siate più saggi voi che avete figli a cui piace narrare dello sciabordio del mare. Io vado dal mio piccolo picchio a farmi beccare il naso, che tra un sorriso e una capriola verbale gli scappa pure di darmi un bacio.

Go straight on. Go straight on.

2 commenti:

  1. Proprio ieri ho lasciato un articolo sulla tua pagina fb sul corpo delle donne e la gravidanza. Conoscevo la pagina ma sul blog ero passata velocemente solo quest'estate e avevo letto un magnifico scritto sulle fortunate che sono madri ma hanno ancora le loro madri.
    Ora ho letto con attenzione tante cose.
    Magnifico, davvero, un arcobaleno di emozioni.

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